15 febbraio 2013

LA LIBERTA' DI ESSERE SE STESSI


LA LIBERTA' DI ESSERE SE STESSI: 
conoscere il giudice interiore
dal 15 al 17 febbraio 2013
con Karuna Cinelli
Asola (MN)
info: karunacinelli@gmail.com - cell. 348.7041071

Questo è un percorso esperienziale di comprensione profonda, auto-inchiesta, esercizi di centratura e meditazioni. 
 Affronta la tematica del giudizio, come nasce, come crea una realtà di separazione, confronto, svalutazione, ansia, senso di colpa. 
Offre ai partecipanti diversi strumenti per riconoscere nell’autogiudizio la causa primaria di ogni conflitto e strumenti pratici per uscirne.

La prima cosa che compare appena ti svegli e' lui: il tuo giudice interiore. Appare nella forma di un giudizio, una preoccupazione, una spinta o pressione a fare, un biasimarti per qualcosa che hai fatto o pensato, un'incertezzaÉ. E' la presenza piu' consistente nella nostra vita e la relazione piu' antica: Il giudiuce interiore e' quella presenza che non ti fa sentire in pace con te stesso, con cio' che sei e con la tua esperienza nel presente. Il giudice interiore e' impegnato costantemente a criticare, valutare, giudicare, paragonare e commentare sulla tua esperienza, te e tutto cio' che ti circonda.
Osho chiama questa presenza : il Giudice , Il Carattere, la Coscienza , ed afferma chiaramente che finche' c'e' coscienza non ci puo' essere consapevolezza. La presenza del giudice interiore e' profondamente sottostimata, anche se avvertita, visto che di fatto il giudice e' colui che dirige almeno il 90% della nostra giornata. In molte tradizioni mistiche (Zen, Sufi, Advaita) l'evento Illuminazione coincide con la scomparsa/silenzio del giudice interiore ed il manifestarsi della conoscenza oggettiva( che ha nomi diversi: Il Corpo di Diamante, la Mente Universale, Consapevolezza Primaria etc.)
Il Giudice Interiore e' ben conosciuto anche nella tradizione psicanalitica classica col nome di Superego ed e' l'introiezione dei genitori, i loro standard, divieti e speranze. i codici morali , etici e di comportamento. La funzione principale del giudice e' di garantire la nostra sopravvivenza difendendoci contro il cambiamento e mantenendo lo status quo; fissando quindi costantemente limiti e restrizioni all'esperienza e facendo si' che I limiti siano rispettati attraverso il senso di colpa, la vergogna, l'autopunizione etc. esattamente come i nostri parenti hanno fatto con noi.
il giudice interiore e' i parenti dentro di noi.
In questo gruppo affronteremo specificamente:
  • Riconoscimento della presenza del giudice: I sintomi dell'essere sotto attacco, colpa, vergogna, schock, senso di impotenza, incapacita' di agire etc
  • Comprensione: perche' il giudice esiste? Qual'e' la sua funzione? Realizzare con chiarezza che il giudice non sono io!
  • Guarigione ed integrazione: come uscire dal conflitto interno col giudice.

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